Happy 38th Birthday, Big Three e ben ritrovati, post pausa estiva, con l’attesissima terza stagione di This Is Us.
Ben preparati alle lacrime e armati di fazzoletti e collirio, finalmente ci siamo addentrati nella visione di questa season premier, che ha iniziato a srotolare la matassa di dubbi. Siamo ormai consci delle dinamiche di questa serie tv e sappiamo che soltanto arrivati al finale di stagione, troveremo le nostre risposte.
Il season finale ha predisposto le carte che saranno giocate in questa, in primis il grande flashforward che vede Randall e Tess come protagonisti e immaginavamo potesse coinvolgere Deja. Allargando il quadro, capiamo immediatamente che questa nostra visione era semplicemente distorta da questa angolazione fin troppo limitata, e aggiungendo Toby alla figura è ovvio pensare che la persona di cui si parla è Kate.
Per quanto This is us sia una serie basata su sentimenti semplici, sulla genuinità, sappiamo che questa sua linearità non tocca i colpi di scena, sempre ben assestati e precisi. Con l’avanzare dell’episodio è infatti abbastanza chiaro immaginare cosa potrà succedere, ma nonostante ciò, ci lascia un senso di fame di episodi, nel capire come.
A darci un’idea concreta è sicuramente la storyline di Kate. Dopo l’aborto, sia lei che Toby non hanno abbandonato l’idea di avere un bambino, ma i problemi fisici di entrambi sembrano rappresentare una montagna in questo percorso di vita. Per quanto Kate sia spesso una spina nel fianco, è doloroso vedere questo aspetto della maternità sul piccolo schermo. This is us ancora una volta racconta della diversità, dell’anomalia, rendendocela per quello che è, un’altra forma di normalità.
Nonostante il 90% di possibilità di fallimento, si procede per un sì, una speranza, ma come sappiamo, si infrangerà con uno dei flashback della stagione scorsa, ovvero la depressione di Toby. A quanto pare una delle tematiche sarà anche questa, e ci dispiacerà perdere la sua vena comica che risollevava sempre le situazioni affrontate dalla famiglia Pearson. Vedremo quindi l’altra metà della specchio, cosa si cela dentro l’omone che ha fatto innamorare Kate, e speriamo che Chris Sullivan riesca a dare vita e a rispettare questo argomento tanto difficile da portare sullo schermo.
La visione del compleanno di Randall invece sembra molto più dolce. Riesce infatti a far comprendere a Deja quello per cui lui ha sofferto tanto per tutta la sua vita, il fatto che degli sconosciuti lo abbiano amato alla follia, come se fosse loro.
Ma ancor più dolce è il flashback che ha caratterizzato questo episodio, il primo appuntamento di Jack e Rebecca che aspettavamo con ansia di vedere.
È inutile ripetere ancora una volta quanto Jack Pearson sia l’uomo perfetto, e come Milo Ventimiglia riesca ad incarnare questol suo ideale alla perfezione. La maniera in cui guarda Rebecca quando canta Moonshadow, e come con 9$ riesca ad organizzare il peggior appuntamento di sempre.
Queste due stagioni ci hanno aiutato ad idealizzare la coppia, come siano state da sempre anime gemelle, come si siano amat,i perché si appartenevano e con un solo episodio ci hanno insegnato che essere anime gemelle, non vuol dire essere due gocce d’acqua o andare d’accordo su qualsiasi cosa. Ci ha mostrato come il compromesso, come accettare le differenze sia l’unico modo per costruire una relazione solida e duratura.
È anche vero che ci ha dato quasi un’idea favolesca dell’amore. Lui la guarda e si innamora di lei perdutamente, lei è innamorata della maniera in cui la guarda, ma non possiamo sapere il modo in cui sia effettivamente andata, anche perché il finale ha aggiunto quel lieve pizzico di pepe, che ci fa sperare di vedere questi due caratteri forti scontrarsi, litigare e poi riappacificarsi.
Durante il primo appuntamento di Becca e Jack spunta il Vietnam, e la terribile esperienza di guerra del capofamiglia Pearson. È anche questa una piccola grande premessa di questa stagione, che vedrà come protagonista Kevin e la riscoperta del passato di suo padre. Spero che ciò vi renda eccitati quanto lo sono io. Il bello di This is us risiede proprio nell’unico continuum storico che vede passato, presente e futuro vivere in un’unica dimensione, ciò che ci definisce, ciò che siamo e ciò che diventeremo, non ci sono dei paletti, solo una realtà stabilita dalle nostre azioni.
In più mi ha piacevolmente sorpreso come la situazione si sia ribaltata rispetto alle nostre prospettive, come Beth abbia cercato di proteggere Kev, da sua cugina Zoe, descritta come una men eater a quanto pare, pronta a divorare il suo fragile cognato.
E noi che ci aspettavamo fosse lui a far soffrire lei?
Personalmente sono pronta, come sono pronta a farmi travolgere dalle milioni di emozioni che dilagheranno e ci disidrateranno anche in questa stagione.
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